Il 28 settembre Confartigianato ha aderito al patto anti-inflazione promosso dal Governo volta a favorire il contenimento dei prezzi e tutelare il potere di acquisto dei consumatori, specialmente delle famiglie, al fine di contrastare la spinta inflazionistica ed evitare che diventi strutturale.

L’associazione è impegnata per promuovere un’azione di sensibilizzazione delle imprese, tenendo conto del perimetro delle stesse effettivamente coinvolte e altresì della possibilità di lanciare, con opportune e utili iniziative, anche commerciali, spazi di promozione e marketing per specifici settori potenzialmente interessati.

Come Confartigianato abbiamo preparato una Lettera aperta,  per raggiungere gli associati affinché gli stessi possano valutare, su base esclusivamente volontaria e nel rispetto delle norme sulla concorrenza, l’individuazione di servizi/prodotti rivolti al consumatore finale, limitatamente al periodo di riferimento ottobre/dicembre 2023, relativamente ai quali sviluppare iniziative di politica commerciale tese a contrastare l’inflazione, incluso anche l’eventuale blocco del prezzo di listino dei suddetti servizi/prodotti, laddove sia ritenuto praticabile dalla singola azienda dal punto di vista della sua sostenibilità economica.

Le iniziative delle imprese possono riguardare servizi e prodotti ritenuti essenziali o primari per l’utenza (prioritariamente “carrello della spesa” e “paniere ISTAT”) e non devono limitarsi necessariamente ai generi alimentari o ai prodotti per la cura della persona; possono, ad esempio, essere ricompresi anche i servizi alla comunità (impiantistica/autoriparazione/lavanderia) o alle persone (estetica/acconciatura).

La lettera aperta specifica che le imprese, per manifestare l’adesione alla campagna governativa, possono presentare la richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy secondo le indicazioni reperibili sul sito del Ministero (https://www.mimit.gov.it/it/anti-inflazione/campagna) che invierà loro il logo identificativo dell’iniziativa da esporre al pubblico e inserirà l’azienda negli elenchi pubblicati dal Ministero stesso.