Un fatturato da 70 miliardi di euro e 380mila occupati annui. Questi i numeri con cui l’e-commerce si conferma in Italia un pilastro fondamentale per la crescita economica ma anche un potente strumento per rafforzare il mercato unico europeo.

Sfide e potenzialità della vendita online sono state al centro della tavola rotonda organizzata martedì scorso a Bruxelles da Amazon e Teha, che ha riunito rappresentanti delle istituzioni di Roma e Bruxelles, pmi e stakeholder: un’occasione per presentare i risultati dello studio realizzato dai due partner dal titolo “E-commerce: percezioni ed evidenze sui benefici per i cittadini, le imprese e l’economia italiana“, un’indagine che ha evidenziato l’impatto significativo dell’e-commerce sull’economia nazionale e quella europea.

All’incontro ha preso parte anche Maria Antonietta Orlando, founder dell’impresa Remo Sartori e presidente della categoria Abbigliamento e Giovani Imprenditori Lecce.

«Essere su Amazon ci ha semplificato l’accesso al Mercato Unico Europeo, portandoci a una crescita delle vendite e della visibilità del brand, anche grazie a picchi di visibilità durante le promozioni stagionali» ha osservato Orlando che ha portato a Bruxelles l’esperienza diretta di come Amazon contribuisce a rilanciare le piccole e medie imprese italiane sul mercato europeo.

Dati alla mano, le imprese italiane che adottano l’e-commerce registrano un incremento medio del fatturato dell’8,8% e della marginalità dell’8,1%, ampliando la propria base-clienti e incrementando l’export, in media dell’8,1% per una impresa su cinque. Tendenze positive che lo studio evidenzia anche in relazione all’inflazione, per cui nel 2023 la vendita online ha permesso a 6 italiani su 10 di aumentare o mantenere invariato il proprio potere di acquisto, nonostante la tendenza inflazionistica.

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